giovedì 1 giugno 2017

Trame e opinioni: Birthdate di Lance Rubin

Titolo: Birthdate
Autore: Lance Rubin
Casa editrice: De Agostini
Pag.: 351
Costo: 14,90
















Trama
Denton Little non è ancora morto! In un mondo in cui tutti conoscono la data della propria morte fin dalla nascita, Denton è l'unico ad aver superato indenne il giorno fatidico. Non sa perché proprio a lui sia capitato questo straordinario destino, sa solo che ora tutti lo cercano. La sua famiglia, il suo migliore amico Paolo, e Veronica, la ragazza che ha baciato poco prima di darsi alla fuga e che non riesce a togliersi dalla testa. Persino la polizia lo sta cercando. Lui è la prova vivente che è possibile scampare alla propria data di morte, e ora tutti vogliono un pezzo di Denton Little. Questo è decisamente un problema, soprattutto perché il Governo preferirebbe ucciderlo piuttosto che ammettere l'anomalia del sistema. Come se non bastasse, mancano pochi giorni al decesso di Paolo. Proprio adesso che il poveretto si è reso conto di essere follemente, perdutamente innamorato di Millie, l'unica ragazza al mondo che non potrà mai ricambiare i suoi sentimenti. Tra fughe rocambolesche e amori impossibili, Denton cerca di salvare gli amici e smascherare i nemici. Ma come si comporterà ora che non conosce più la data della propria fine e la morte può incombere in ogni momento?


Il commento di Chiara

Seconda parte di questa storia che riprende proprio da dove eravamo rimasti, cioè quando Denton riesce a sfuggire al suo giorno di morte e per questo è inseguito da tutti, compresa l’organizzazione governativa addetta al fine vita AID (Agenzia Investigativa Decessi) che vuole insabbiare la sua non morte.

Sono felice di essere vivo. Mi piace essere vivo. Adoro essere vivo.

Inoltre si ritrova a contatto con la sua madre biologica che non ha mai visto prima e che sembra molto più interessata alla causa contro la datazione obbligatoria che a conoscere suo figlio.
Devo ammettere che io ho patito un po’ il personaggio della madre, non ne esce bene. Spesso Denton mi ha fatto pena mentre lei l’avrei presa volentieri a sberle.

«Secondo me tu e tua mamma siete entrambi confusi» dice Millie.
«Eh? E perché? Perché vogliamo salvare la vita alla gente?»
«Perché tua madre si dice contraria alle date di morte. Ma secondo me è contraria alla morte in sé.»

Ho amato di nuovo alla follia Paolo, il migliore amico del protagonista. Con la sua simpatia mi ha strappato più di qualche risata.
Questa secondo me è il punto di forza del libro: l’ironia. Tratta argomenti come la morte, l’amicizia, i legami familiari, la libertà di scelta, ma lo fa mantenendo un tono leggero, senza essere frivolo.

«Quando inizi a crederti Dio, le cose rischiano di sfuggirti di mano. C’è una differenza tra non voler conoscere la tua data di morte e non voler morire. Penso che tua madre abbia perso di vista questa differenza. Che ci piaccia o no la data in cui dobbiamo morire, quello è il nostro destino. Chi siamo noi per illuderci di poterlo cambiare?»

Una buona serie adatto soprattutto ai ragazzi che però a me, che non sono più in quell’età, ha conquistato.


Serie formata da due libri al momento e chiamata Denton little
#1 Denton little's deathdate

#2 Denton little's birthdate 

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