mercoledì 27 luglio 2016

Trame e opinioni: Il problema è che ti amo di Jennifer L. Armentrout

Titolo: Il problema è che ti amo
Autore: Jennifer L. Armentrout
Casa editrice: Nord
Pag.: 440
Costo: 16,90














Trama
Da quattro anni, il silenzio è lo scudo che la protegge dal resto del mondo. Circondata dall'affetto dei nuovi genitori adottivi, Mallory Dodge ha cercato di superare i traumi del passato, di convincersi di non avere più bisogno di essere invisibile, ma le cicatrici dell'anima bruciano ancora e non le permettono di dimenticare. Ecco perché dover frequentare l'ultimo anno di liceo in una scuola pubblica, dove sarà costretta a uscire dal guscio, la terrorizza. Tuttavia è proprio a scuola che accade l'inaspettato: tra i suoi nuovi compagni c'è Rider Stark, l'unico raggio di sole nella sua infanzia da incubo, il ragazzo che in più di un'occasione l'ha protetta dalla violenza del padre affidatario. Rider però è cambiato: ha un atteggiamento arrogante, una pessima reputazione e pare che sia invischiato in una rete di cattive compagnie. Anche se, dietro quella maschera da sbruffone, Mallory riconosce ancora il suo eroe d'un tempo... un eroe per di più molto affascinante. Eppure gli anni trascorsi lontano da Mallory hanno segnato profondamente Rider, che ben presto si troverà davvero nei guai. E Mallory sarà la sola a poter fare la differenza. Ma riuscirà a far sentire la propria voce e a battersi per il ragazzo che ama, o la paura la farà tacere per sempre?


Il commento di Manuela

Niente dura per sempre: 
ma alcune cose, alcune cicatrici, 
sono troppo profonde per sparire mai del tutto.

Ci sono libri che ti entrano sotto pelle, che sono talmente veri che li senti dentro l’anima, ci sono libri che ti costringono a pensare e che, anche se narrano una storia leggera, lasciano un segno. La Armentrout riesce a far sì che i suoi libri tocchino la tua anima. Questo non fa eccezione, è semplicemente stupendo.
Mi trovo in difficoltà nello scrivere questa recensione, perché ho ancora il cuore che freme. Di solito prima di buttare giù le mie opinioni aspetto un po’, in modo che le emozioni e le sensazioni decantino in me, oggi non ci riesco. Ho appena terminato e mi sono seduta a mettere per iscritto le miei idee, ma più sono qui a scrivere i miei pensieri, più mi accorgo che è difficile, e non so da dove cominciare. Non mi va di parlare della trama di questo romanzo, perché lo ridurrebbe ad un semplicissimo Young Adult, come tanti altri. 
Cosa lo rende così speciale? 
Di sicuro una parte importante è data dalla capacità dell’autrice di scrivere in modo sublime, ma di sicuro una parte è proprio insito nella storia di Mallory e anche di Rider. In più tutti i personaggi di questa storia sono disegnati, descritti in modo completo e sono parti importanti nella narrazione. Sicuramente Mallory e Rider sono i protagonisti principali, ma gli attori secondari di questa storia non sono da meno, quanto a spessore. 
Ora avendo chiarito quelli che sono i miei sentimenti in questo momento, mi accingo a raccontarvi perché leggerlo, sì, perché questo romanzo andrebbe letto, sia dalle giovani donne, sia dai ragazzi, ma anche da persone un po’ più grandi, perché tocca il cuore a tutte le età.
Mallory è una ragazza in affido, subisce un’infanzia di abusi, ma aveva un amico speciale che l’ha sempre protetta, che la teneva sempre a riparo.

Con l’infanzia che ci era toccata, avevamo imparato molto presto a fare i conti con la realtà. Cose come la speranza e le aspirazioni sembravano sogni inutili, favole vane.

A seguito di un incidente, Mallory viene allontanata da quella casa e viene adottata da una famiglia di medici, dopo un percorso di crescita, decide di tornare alla scuola pubblica per l’ultimo anno, in vista del college. Subito incontra il suo amico Rider, quello che la proteggeva sempre. Il legame tra loro cresce e si trasforma… e crescono anche loro, superando le loro paure e affrontando le sfide di ogni giorno.
In questo percorso sono importanti tutti quegli attori secondari...

…la spensieratezza di Jayden che affronta la vita sempre con un sorriso, come se tutto gli scivolasse via…
…l’amicizia esuberante e sincera, sempre entusiasta della vita di Ainsley…
…il sostegno di Carl e Rosa, i genitori adottivi, che sono sempre pronti a supportare, sorreggere, ma anche spronare e mettere freni, che sanno dire no, ma che sanno anche ascoltare e soprattutto sono genitori che sanno anche chiedere scusa…

“Siamo i tuoi genitori, e i genitori… fanno sbagli. 
I miei ne hanno fatti. È inevitabile.”

…il confronto con Paige, la rivale in amore, perché fa tener duro la nostra Mallory, le fa uscire fuori le parole (letteralmente)…
…il sostegno e la guida del prof. Santos. Ok, qui sono di parte, ma questo prof mi è piaciuto da morire. Sa incoraggiare i suoi alunni, li supporta e non si ferma alla correzione dei compiti…

Cos’aveva detto il professor Santos a comunicazione? 
Che l’importante era provarci, e così avrei fatto. Ci avrei provato.

…E ancora, qui dimostra che è un prof magnifico, dalle parole che Rider spende per lui…

“E’ fatto così, sai. Presta attenzione.” Fece un’alzata di spalle. 
“Mi è stato addosso, mi ha seguito. Lui non vede quello che vedono gli altri.”

Ci sono poi degli episodi del romanzo che sono speciali.
Bellissimo è il confronto tra Mallory e Rider, lì si vedono gli effetti degli abusi su entrambi e come entrambi siano andati avanti.

Come potevo lottare per lui se non era disposto a lottare lui per primo per se stesso?

Ed è magnifico l’ultimo discorso di Mallory per le lezioni di comunicazioni di Santos, ma qui non dico nulla perché merita di essere letto e non voglio fare spoiler.

Il racconto è descritto in prima persona da Mallory stessa. Vengono messi a nudo i suoi pensieri e le sue emozioni, nonché i suoi timori, le sue profonde paure. È scritto al tempo passato e sono presenti molti flashback, che non disturbano la narrazione, ma aprono una luce per capire come i personaggi superano il loro passato comune.
Chiaramente conoscevo il modo di scrivere della Armentrout e la apprezzo sia come scrittrice di YA, sia come scrittrice fantasy, ma devo dire che in questo romanzo si è superata, tanto che il punteggio massimo di 5 non basta, me ne servirebbero altri 5 per far capire quanto sia potente il suo racconto. In questo romanzo descrive la psicologia dei ragazzi in affido, e anche del degrado di alcune realtà in modo puntale preciso, tanto che non mi sono sorpresa nel leggere i ringraziamenti e trovare che lei stessa dice di essersi documentata prima di scrivere questo libro.
Penso che ormai sia chiaro che ho trovato questo libro stupendo, scorrevole nella lettura, coinvolgente e profondo. Un ottimo libro!

2 commenti:

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