venerdì 17 giugno 2016

Trame e opinioni: Io e te all'alba di Sanne Munk Jensen e Glenn Ringtved

Titolo: Io e te all'alba
Autore: Sanne Munk Jensen e Glenn Ringtved
Casa editrice: Piemme Editore
Pag.: 318
Costo: 17,00














Trama
Louise vive ad Aalborg, in Danimarca. Ha diciassette anni, va al liceo. I suoi genitori sono brave persone. Una sera conosce Liam, un ragazzo poco più grande di lei, e i due si innamorano perdutamente. Trovano un minuscolo appartamento ai margini della città e si amano, fra sesso e droga, senza limiti. Liam ha tanti sogni, ma una pessima idea su come realizzarli. Comincia a lavorare per Johannes, uno spacciatore, un pesce grosso. All'inizio va a gonfie vele, ma poi la situazione precipita, trascinandosi dietro tutto e tutti. È inutile chiedersi perché Louise non sia scappata quando ancora poteva farlo. Non l'ha fatto e basta. Questa storia racconta il perché.


Il commento di Dolci

La lettura di questo libro è stata difficile, ed anche capire se mi sia piaciuto o meno non è stato semplice.
La storia di Louise e Liam è davvero triste e cruda, due adolescenti che si ritrovano immischiati in cose più grandi di loro e scelgono il suicidio come via d’uscita. Non è uno spoiler, visto che viene detto subito nel primo capitolo.
Questo libro, da un lato, non riuscivo a metterlo giù perché la storia era del tutto accattivante, ma d'altra parte molte cose mi hanno infastidita e alla fine non sono rimasta del tutto soddisfatta.
Gli argomenti esposti nel romanzo sono indubbiamente molto importanti, però i personaggi non mi sono piaciuti particolarmente e non sono riuscita a entrare in empatia con loro.
La storia è raccontata da Louise che, dopo il suo suicidio, parla al lettore dei sopravvissuti e della gestione della situazione che si trovano ad affrontare. Dal momento in cui vengono recuperati i corpi di Louise e Liam dal fiume, ammanettati e legati insieme per l'eternità, ero in attesa di una spiegazione plausibile che, purtroppo, non è mai arrivata. Altra cosa che mi ha dato molto fastidio sono state le decisioni del tutto irragionevoli e, in parte, stupide che prendono i due ragazzi. Comprendo che siano molto giovani ed impauriti dalla situazione, ma perché nessuno di loro ha mai chiesto aiuto ai genitori? Specialmente a quelli di lei che mi sono sembrate persone pronte ad ascoltare e a perdonare. Sì, è vero che dalle pagine del diario di Louise potrebbe trovarsi la spiegazione alla sua paura di rivolgersi a loro, ma per chiedere soldi non aveva problemi?
Alcune domande che si creano durante il libro trovano risposta alla fine, ma resta il fatto che le mie aspettative rimangono insoddisfatte. La possibilità di essere un romanzo eccezionale che esplora gli abissi delle anime giovanili le aveva tutte.
Forse alla mia età non riesco a concepire come si possa abbandonare la scuola per vivere di droga e amore. Un amore che annulla Louise in favore di Liam, che all’inizio della storia sembra così sicuro di sé, ma si rivela un essere debole ed indifeso.
Come ripeto non so se consigliarlo o meno.

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