mercoledì 22 giugno 2016

Trame e opinioni: Come se l'amore potesse bastare di Patrizia Emilitri

Titolo: Come se l'amore potesse bastare
Autore: Patrizia Emilitri
Casa editrice: Sperling & Kupfer
Pag.: 278
Costo: 16,90














Trama
Quando torna a vivere in paese insieme al marito e ai due figli, Barbara ha più di una verità da nascondere. E' dura ammettere che hanno dovuto chiudere il negozio,  che sono in un mare di debiti e non possono più permettersi di mantenere l'appartamento in città, che sono diventate una delle famiglie colpite dalla crisi. Solo con sua madre  non può far finta di niente; del resto, per una madre, la più lieve increspatura del viso è una finestra aperta sul cuore di un figlio. Ma c'è qualcos'altro che nemmeno lei deve scoprire: un segreto che Barbara custodisce in grembo e che sta per costarle la decisione più difficile della vita. Una sera, mentre i pensieri le tolgono il sonno e l'unico conforto sembra essere un documentario alla tv, un piccolo dettaglio la scuote all'improvviso. Nello studio di un famoso architetto, lì sullo schermo, c'è qualcosa che Barbara consce molto bene: la statuina intagliata nel legno che sua nonna ha sempre custodito gelosamente. Nonna Gentile: una roccia per tutta la famiglia, una donna coraggiosa capace di crescere da sola quattro figli al tempo della guerra, con il marito disperso al fronte. Perché nessuno sa - o vuole - spiegarle come mai quel piccolo oggetto sia finito là? Perché sua madre sembra infastidita dall'argomento? C'è un punto oscuro nella vita della nonna ed è lì che Barbara vuole scavare. A tutti i costi, come se quella statuina di legno racchiudesse la soluzione a tutti i suoi problemi, il senso che lei stessa sta cercando. Il consiglio di nonna Gentile di cui tanto, ora, avrebbe bisogno.

e mezzo

Il mio commento
Ci sono persone che dicono, che le storie che si leggono dai romanzi o si amano o si odiano, in linea di massima condivido questa opinione, ma a volte ti trovi davanti a libri come questo, che sin dall'inizio non riesci a manifestare una piena approvazione, ma c'è qualcosa che ti ha catturato e che ti ha permesso di portare la lettura fino all'ultima pagina.
Come se l'amore potesse bastare è un romanzo costruito su due livelli temporali, il contemporaneo di Barbara e il passato di nonna Gentile, raccontato da Agata, madre di Barbara. Non ho amato la vulnerabilità e la rassegnazione di Barbara, non ho apprezzato il volersi abbandonare alla vicenda, senza reagire, ho spesso pensato a una donna troppo debole che ha vissuto nella bambagia finché le è convenuto, ma che non è stata capace di afferrare l'attimo in cui tutto andava a rotoli ed evitare o trovare il modo di evitare la crisi. In questa parte contemporanea, non è stato difficile immedesimarsi, siamo bombardati ogni giorno dai telegiornali che ci parlano di crisi, di famiglie sull'orlo dello "scatafascio", piene di debiti, è quindi stato pesante riviverlo nella lettura, proprio per il modo di fare di Barbara, anche davanti alla gravidanza che la sta portando a scelte molto importanti. Dall'altra parte, un salto nel passato, quando la guerra incombeva e costringeva gli uomini ad andare incontro all'ignoto nel nome di una patria, di una difesa, che aveva più il sapore amaro dell'incoscienza che non la sicurezza di un futuro migliore. Donne che restavano a casa ad accudire figli, terre, laddove ci fossero ancora terre da coltivare, perché la guerra aveva portato via tutto. Tutto raccontato dalla voce di Agata, che ha vissuto quei momenti difficili, che ha visto il viso di sua madre, Gentile, cambiare giorno dopo giorno, affaticarsi per i suoi figli, graffiare la terra per un piccolo germoglio, per una patata o una carota, percorrere chilometri con la speranza di portare qualcosa da mangiare a casa. E poi l'amore che con la disperazione fa fare cose impensabili, fa provare odio per se stessi e odio di non poter reagire agli eventi. Ma Gentile è diversa, non demorde, perché lei deve vivere per i suoi figli, per il futuro...
Ecco cosa ho apprezzato di questo romanzo, il passato, che sconfigge il male, la guerra, la reazione di una donna contro tutti e contro tutto, rimasta vedova, trova la forza di andare avanti, nonostante tutto. Non si abbandona mai agli eventi, anche quando quegli eventi la spingono verso un baratro, verso scelte senza ritorno. Ma non è riuscito a coinvolgermi completamente, la presenza di Barbara, le sue parole, le sue idee hanno avuto un forte impatto e questo ha influito molto, tanto da essere stata sul punto di non scrivere questa mia opinione, però ritengo che le opinioni sia positive che negative aiutano sempre a vedere le diverse sfaccettature di un romanzo e seppur molto reticente, questa storia è comunque stata capace di farsi leggere, fino all'ultima pagina.

Patrizia Emilitri è autrice anche di un altro romanzo, se avete piacere, trovate la mia recensione qui

2 commenti:

  1. Carissima Floriana, ti ringrazio di cuore per la bella analisi che hai fatto del mio libro. Sono contenta che tu abbia deciso di scrivere la tua opinione perché, come hai scritto, servono tutte, positive e negative. Come hai giustamente rilevato, Barbara è una donna che tende a lasciarsi scivolare addosso le situazioni, così come accade a volte nelle donne dei nostri giorni e questo suo "lassismo" male si accompagna con la determinazione che invece chiedono le difficoltà. Barbara mi è servita per descrivere Gentile e la sua storia che, altrimenti, non avrebbe avuto motivo di essere raccontata. Dalla sua esperienza e dalla sua forza, deve rinascere la forza di affrontare le moderne difficoltà. Davvero grazie per aver letto molto bene il mio romanzo e le due stelle e mezzo mi riempiono di orgoglio perché, dalle tue frasi, leggo l'interpretazione di una grande lettrice.

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    1. Grazie Patrizia, non è stato facile, soprattutto perché ho avuto il piacere di leggere il tuo precedente romanzo e ho apprezzato come apprezzo anche questo il tuo modo di scrivere. Sono contenta perché davvero sono stata combattuta fino alla fine, ma le parole sono venute fuori da sole, perché secondo me è un romanzo che a prescindere come ho scritto sopra si è lasciato leggere fino all'ultima pagina. Attendo con piacere il tuo prossimo lavoro.

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