lunedì 20 ottobre 2014

Trame e opinioni: Lo strano caso dell'apprendista libraia di Deborah Meyler

Titolo: Lo strano caso dell'apprendista libraia
Autore: Deborah Meyler
Casa editrice: Garzanti
Pag.: 348
Costo: 16,40















TRAMA
Esme ama ogni angolo di New York, e soprattutto quello che considera il suo posto speciale: La Civetta, una piccola libreria nell'Upper West Side. Un luogo magico in cui si narra che Pynchon ami passare i pomeriggi d'inverno e che nasconde insoliti tesori, come una prima edizione del Vecchio e il mare di Hemingway. Ed è lì che il destino decide di sorriderle quando sulla vetrina vede appeso un cartello: cercasi libraia. E' l'occasione che aspettava, il lavoro di cui ha tanto bisogno. Perché a soli ventitré anni è incinta e non sa cosa fare: il fidanzato Mitchell l'ha lasciata prima che potesse parlargli del bambino. Ma Esme non ha nessuna idea di come funzioni una libreria. Per fortuna ad aiutarla ci sono i suoi curiosi colleghi: George, che crede ancora che le parole possano cambiare il mondo; Mary, che ha un consiglio per tutti; David e il suo sogno di fare l'attore. Poi c'è Luke, timido e taciturno, che comunica con lei con le note della sua chitarra. Sono loro a insegnarle la difficile arte di indovinare i desideri dei lettori: Il Mago di Oz può salvare una giornata storta, Il giovane Holden fa vedere le cose da una nuova prospettiva e tra le opere di Shakespeare si trova sempre una risposta per ogni domanda. E proprio quando Esme riesce di nuovo a guardare al futuro con fiducia, la vita la sorprende ancora: Mitchell viene a sapere del bambino e vuole tornare con lei. Esme si trova davanti a un bivio: non sa più se è quello che vuole davvero. Ma a volte basta la pagina di un libro, una melodia sussurrata, una chiacchierata a cuore aperto con un amico per capire chi si è veramente. Ed Esme non è più un'apprendista libraia, ora è una libraia per scelta.



IL MIO COMMENTO
Ho sudato le fatidiche sette camice per finire questo romanzo, ho cercato molte e molte volte di entrare nella storia, di cercare di capire Esme e ancor di più Mitchell. 
Questo romanzo seppur possieda una storia lineare, ha un qualcosa che non va...
Nei dialoghi, nei modi di comportarsi di Esme, una ragazza catapultata a New York dall'Inghilterra, e questa sua provenienza è spesso e volentieri rimarcata dai colleghi di lavoro, dal suo fidanzato, prima ex e poi di nuovo compagno. Ha molte carte a suo favore Esme, una borsa di studio, una laurea alle porte, eppure sembra come se le manchi qualcosa, ma cosa?
Quando poi, scopre di essere incinta, si apre una voragine e lei ne viene inghiottita. 
Per quanto a volte risulti essere sicura di se stessa, le basta essere vicina a Mitchell per non capire più nulla... saranno davvero gli ormoni? 
Mi sono ritrovata più volte a domandarmi se, quando ero io in dolce attesa avessi mai avuto le voglie di Esme, ma non parliamo di classiche voglie come gelati, fragole, ciliegie tutte rigorosamente richieste fuori stagione, no, parliamo di voglie libidinose, ma ci si può eccitare guardando prima l'uomo dei tuoi sogni e poi passare al tipo pelato, grasso, brutto???
Mi ha lasciata perplessa questa uscita, e di qui il romanzo non è cambiato, uscite assurde, intermezzi spropositati, e poi Mitchell, un imbroglione, dal primo momento non fa che prendere in giro Esme, prima la lascia convinto che sia lei a volerlo fare prima, scusandosi in seguito, dicendole che voleva anticiparla per soffrire meno, ma chi gli e lo aveva detto che Esme voleva lasciarlo? 
E da qui la prima convinzione che questo personaggio non mi sarebbe piaciuto per niente, poi le sue uscite sempre fuori tempo, inopportune, come quando in un ristornate rinomato, al centro dell'attenzione di tutta la gente presente, le chiede di sposarlo, ma dico io, un po' di romanticismo, nulla, nada, zero...
Il titolo mi ha tirata in inganno, e la trama ha deluso le mie aspettative, odio scrivere recensioni negative, ma questo romanzo non mi è piaciuto per niente, è vero però come sono solita ribadire che le letture, come anche le opinioni sono puramente soggettive e ciò che a me non è piaciuto, a qualcun'altro sì, quindi non fermatevi mai a una sola opinione se cercate un buon aiuto dalle recensioni.

4 commenti:

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