venerdì 21 giugno 2013

Trame e opinioni: Shades of life di Glinda Izabel

Titolo: Shades of life
Autore: Glinda Izabel
Casa editrice: Fazi
Collana: Lain 
Pag.: 140
Costo: 1,99 formato ebook












TRAMA
Pensava che la morte fosse la fine - poi la morte la riportò alla vita

Juniper Lee potrebbe concedersi ogni lusso. Potrebbe viaggiare senza preoccuparsi di avere una destinazione, abbandonarsi a ogni sorta di eccesso senza temere ripercussioni.  Ma non c’è nessun bene materiale che possa distrarla dalla solitudine che la divora, perché Juniper è un spettro intrappolato in una dimensione dai contorni indefiniti.  Il suo cuore non batte realmente, e tutto di lei - i suoi respiri, i suoi sorrisi, le lacrime che spesso le solcano le guance, sono solo l’eco di una vita ormai lontana.  Juniper è sola e non possiede alcun ricordo. L’unica memoria che sollecita la sua mente, sin da quando si è risvegliata nella sua nuova forma spettrale, è quella di un nome. Il suo. Unica eredità della ragazza che doveva essere stata un tempo. Eppure, nonostante sembri non esserci nulla a legarla al mondo dei vivi, Juniper non riesce a seguire il raggio di luce che potrebbe aprirle le porte dell’aldilà.  Quando alla sua porta si presenta Logan, attraente ragazzo dallo sguardo scintillante, tutto per lei si tinge di nuovi e abbaglianti colori. Logan è diverso dagli altri spettri, è come se in sé nascondesse qualcosa di unico, che l’attrae in modo irresistibile. Qualcosa di inspiegabile avviene quando i due si toccano, come l’esplosione di una forza celestiale. E un ingranaggio si smuove nei recessi della mente di lei, facendole provare sensazioni mai conosciute prima. Sensazioni che profumano di ricordi sopiti e verità dimenticate. Sensazioni che potrebbero rispondere alla domanda che l’ha assillata sin dal giorno del suo risveglio: chi è davvero Juniper Lee?


IL MIO COMMENTO
Due anime, due corpi, un solo amore.
Quando il corpo muore resta solo l'anima che inconsapevole viaggia alla ricerca di qualcosa o qualcuno, incastrata in un limbo che non ha un futuro certo ma cerca in un passato dimenticato la propria esistenza.
Ma qual è stato il passato di Juniper? Perché non lo ricorda?
In fugaci momenti i ricordi si materializzano così vividi da spaventarla, ma saranno i suoi?
Logan, la sua ancora, il suo punto di riferimento, l'inizio e la fine del suo essere. 

"Io e lui eravamo abbracciati sotto un salice al chiaro di luna, le sue labbra calde e morbide sul mio collo sapevano di casa. 
Battei le palpebre e quel ricordo svanì, veloce così come era arrivato, lasciandomi un sapore dolce sulle labbra."

Ripensando a questo breve romanzo e a quello che devo scrivere, mi ritrovo a non sapere da dove cominciare. La curiosità è stata tanta che mi ha portata a leggerlo in pochissimo tempo, perché era tanto l'interesse di conoscere il finale. A metà non sapevo se sentirmi coinvolta dai sentimenti che venivano sprigionati dalle parole o decidere di chiudere e scappare. Che sia ben chiaro non perché non meritasse di essere terminato, ma perché Glinda ha avuto quella strana capacità non comune in tutti di esternare attraverso le parole, un amore che va oltre i confini del cosciente, quell'amore che incontri in vita una sola volta e che nel tuo inconscio vorresti realmente ritrovarlo anche dopo. L'intensità degli sguardi, l'amore per la vita, la paura della realtà, della scoperta di non essere altro che spiriti sono queste le emozioni che mi ha trasmesso Shades of life. 



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